La vendemmia del Brunello di Montalcino:
come e quando si svolge

Quando si parla di vino è bene sapere che, quello della vendemmia, è il processo più importante in assoluto. La tempistica e le modalità di raccolta dell'uva influenzano molto la qualità del vino e oggi andiamo a scoprire come e quando avviene la raccolta per ottenere uno dei vini migliori d'Italia: il Brunello di Montalcino.


Quando si svolge la vendemmia del Brunello di Montalcino?


Il primo punto che andremo ad approfondire è quello della tempistica: per quanto riguarda il Brunello di Montalcino il periodo per una vendemmia ottimale parte dagli ultimi giorni di Agosto e si protrae fino a fine Ottobre. Due mesi possono sembrare un periodo molto lungo, ma il perché è presto spiegato: l'accurata scelta degli acini da raccogliere porta a dover trovare un compromesso tra la giusta maturazione e il rischio di inizio appassimento dell'acino e questo, solitamente, richiede esattamente i due mesi sopracitati.
I produttori infatti, raccogliendo manualmente ogni singolo acino d'uva, sono capaci di scegliere solo ed esclusivamente quelli perfetti al fine di ottenere un vino di prima scelta, ma non tutti gli acini maturano nello stesso momento ed ecco perché la vendemmia richiede il tempo suddetto.
Ora che sai quando si vendemmia, direi che è il momento di scoprire come si svolge il processo.

Come si svolge la vendemmia del Brunello


vendemmia
Come anticipato i produttori scelgono manualmente gli acini da raccogliere. Dati i limiti di raccolta imposti dalla legge è necessario portare alla vinificazione solo le uve migliori, tralasciando quelle che presentano anche il più piccolo difetto. Superata la fase di scelta il produttore porta subito un campione ad analizzare e, attraverso test chimico-fisici, ne scopre la carica zuccherina. Più sarà alta la concentrazione zuccherina, più corposo sarà il vino che ne verrà e, già da questo test, sarà possibile capire la qualità dell'annata.

Dopo la vendemmia: le fasi finali


Una volta ultimato il raccolto si passa ad un altro processo dall'importanza cruciale: quello chiamato diraspatura. In questa fase ci si occupa di eliminare i cosiddetti raspi dall'uva, in modo che questi non vengano incisi in fase di pigiatura rilasciando nel mosto i tannini che rovinerebbero la qualità del vino.
Superata la fase della Diraspatura si arriva finalmente alla pigiatura. Seppur iconiche, vanno dimenticate le scene in cui si vedono persone a piedi nudi schiacciare l'uva in grosse tinozze di legno. Questo metodo è ormai più che superato e, al giorno d'oggi, si usano speciali tini ad aria compressa. Questo metodo innovativo evita che l'uva venga stressata e aumenta drasticamente l'efficienza del processo.
Passata la pigiatura non si dovrà far altro che unire il composto ottenuto con il mosto in fermentazione e aspettare che la natura faccia il suo corso facendo macerare il tutto fino ad ottenere l'amato Brunello di Montalcino!

In definitiva che tu sia toscano o meno, i prodotti di Montalcino non possono mancare sulla tua tavola. Adatti e consigliati a chiunque sia un grande amante dell'arte vinicola e della cucina di classe possono portare a farti fare un figurone in casa o come regalo ad una persona cara.
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